ANTROPOLOGIA APPLICATA
L'antropologia applicata è un ramo dell'antropologia che si concentra sull'utilizzo dei metodi e delle conoscenze antropologiche per risolvere problemi pratici e concreti nella società. A differenza dell'antropologia accademica, che si concentra sulla ricerca teorica e sulla produzione di conoscenza per il suo valore intrinseco, l'antropologia applicata si impegna attivamente nel mondo reale, lavorando con individui, comunità, organizzazioni e istituzioni per affrontare questioni sociali, culturali, economiche e politiche.
Gli antropologi applicati possono lavorare in una vasta gamma di contesti e settori, tra cui:
Gli antropologi applicati possono lavorare in una vasta gamma di contesti e settori, tra cui:
- Sviluppo internazionale: Gli antropologi applicati possono lavorare con agenzie governative, organizzazioni non governative (ONG) e istituzioni internazionali per progettare e implementare programmi di sviluppo, valutare l'impatto delle politiche e delle pratiche di sviluppo sulle comunità locali e promuovere approcci culturalmente sensibili e sostenibili allo sviluppo.
- Salute pubblica: Nel settore della salute pubblica, gli antropologi applicati possono contribuire a comprendere le pratiche e le credenze culturali che influenzano la salute e il benessere delle popolazioni, progettare interventi di promozione della salute culturalmente appropriati e migliorare la qualità e l'efficacia dei servizi sanitari.
- Ambiente e conservazione: Gli antropologi applicati possono lavorare con organizzazioni ambientali, comunità locali e agenzie governative per affrontare questioni legate alla gestione delle risorse naturali, alla conservazione della biodiversità e all'adattamento ai cambiamenti climatici, tenendo conto delle conoscenze e delle pratiche culturali locali.
- Educazione: Nel campo dell'educazione, gli antropologi applicati possono studiare le dinamiche culturali e sociali che influenzano l'apprendimento e l'istruzione, collaborare con insegnanti e amministratori scolastici per sviluppare programmi educativi inclusivi e culturalmente sensibili e promuovere l'equità e l'accesso all'istruzione per gruppi svantaggiati.
- Politiche pubbliche: Gli antropologi applicati possono anche lavorare nell'ambito delle politiche pubbliche, fornendo consulenza ai responsabili delle politiche su questioni legate all'immigrazione, ai diritti umani, alla povertà, all'identità culturale e ad altre questioni sociali complesse, utilizzando la loro conoscenza delle dinamiche culturali e sociali per informare la formulazione e l'attuazione delle politiche.
Alcuni esempi
Ecco alcuni esempi di progetti e interventi basati sull'antropologia applicata:
- Lotta contro l'ebola: durante l'epidemia di ebola in Africa occidentale, gli antropologi applicati hanno lavorato a stretto contatto con le comunità locali, gli operatori sanitari e le organizzazioni internazionali per comprendere meglio le pratiche culturali e le credenze legate alla malattia, come ad esempio le pratiche funerarie. Questa conoscenza ha permesso di adattare le strategie di prevenzione e controllo dell'epidemia in modo culturalmente sensibile, migliorando l'efficacia degli interventi sanitari.
- Progetti di sviluppo idrico: gli antropologi applicati hanno collaborato con organizzazioni internazionali e comunità locali per sviluppare progetti di gestione delle risorse idriche che tengano conto delle conoscenze locali e delle pratiche culturali. Ad esempio, un progetto in Bolivia ha coinvolto la popolazione indigena nella progettazione di sistemi di irrigazione basati sulle loro tradizioni e conoscenze, garantendo al contempo un uso sostenibile dell'acqua.
- Interventi per la salute materna: in Nepal, gli antropologi applicati hanno lavorato con organizzazioni locali e internazionali per sviluppare programmi di formazione per le ostetriche e le assistenti alla nascita che incorporano le tradizioni e le pratiche culturali locali. Ciò ha contribuito a migliorare la qualità e l'efficacia dei servizi di assistenza alla nascita, riducendo la mortalità materna e neonatale.
- Educazione interculturale: gli antropologi applicati hanno sviluppato programmi di formazione per insegnanti e amministratori scolastici in contesti multiculturali, promuovendo l'inclusione e la comprensione culturale tra studenti di diverse origini etniche e culturali. Ad esempio, in Australia, un progetto di antropologia applicata ha lavorato con scuole in comunità aborigene per sviluppare approcci pedagogici che integrano la cultura e la storia aborigena nell'istruzione formale.
- Integrazione dei rifugiati: in diversi paesi, gli antropologi applicati hanno collaborato con agenzie governative e organizzazioni non governative per promuovere l'integrazione dei rifugiati e degli immigrati, fornendo consulenza su politiche e programmi di accoglienza e integrazione culturalmente sensibili e inclusivi.
Antropologia applicata ed educazione interculturale
L'educazione interculturale e l'antropologia applicata sono strettamente correlate, poiché entrambe si concentrano sulla comprensione e sul rispetto delle diversità culturali e sul superamento delle barriere che possono sorgere tra individui e comunità di differenti origini. Entrambe le discipline cercano di affrontare e risolvere problemi sociali e culturali attraverso l'analisi e l'implementazione di strategie basate sulla conoscenza delle differenze culturali.
L'educazione interculturale si basa su molti dei principi e delle metodologie dell'antropologia applicata per creare un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso delle differenze culturali. Ad esempio, i programmi di educazione interculturale possono utilizzare ricerche etnografiche, interviste e osservazioni partecipanti per comprendere le sfide e le opportunità che gli studenti di diverse culture affrontano nel contesto educativo.
D'altro canto, l'antropologia applicata può beneficiare delle pratiche dell'educazione interculturale per sviluppare strategie di intervento in contesti multiculturali. Gli antropologi applicati possono lavorare con gli educatori, i decisori politici e le comunità per progettare e implementare programmi di educazione interculturale che favoriscano l'inclusione e la comprensione reciproca tra individui di diverse culture.
In sintesi, l'educazione interculturale e l'antropologia applicata sono discipline complementari che condividono l'obiettivo comune di promuovere la comprensione e il rispetto delle differenze culturali e di contribuire alla creazione di società più inclusive e tolleranti.
Alcuni riferimenti in letteratura riguardanti l'educazione interculturale e l'antropologia applicata:
L'educazione interculturale si basa su molti dei principi e delle metodologie dell'antropologia applicata per creare un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso delle differenze culturali. Ad esempio, i programmi di educazione interculturale possono utilizzare ricerche etnografiche, interviste e osservazioni partecipanti per comprendere le sfide e le opportunità che gli studenti di diverse culture affrontano nel contesto educativo.
D'altro canto, l'antropologia applicata può beneficiare delle pratiche dell'educazione interculturale per sviluppare strategie di intervento in contesti multiculturali. Gli antropologi applicati possono lavorare con gli educatori, i decisori politici e le comunità per progettare e implementare programmi di educazione interculturale che favoriscano l'inclusione e la comprensione reciproca tra individui di diverse culture.
In sintesi, l'educazione interculturale e l'antropologia applicata sono discipline complementari che condividono l'obiettivo comune di promuovere la comprensione e il rispetto delle differenze culturali e di contribuire alla creazione di società più inclusive e tolleranti.
Alcuni riferimenti in letteratura riguardanti l'educazione interculturale e l'antropologia applicata:
- Banks, J. A. (2006). "Cultural Diversity and Education: Foundations, Curriculum, and Teaching". Boston: Pearson.
- Bennett, M. J. (1998). "Basic Concepts of Intercultural Communication: Selected Readings". Yarmouth, ME: Intercultural Press.
- Berry, J. W., Phinney, J. S., Sam, D. L., & Vedder, P. (2006). "Immigrant Youth in Cultural Transition: Acculturation, Identity, and Adaptation Across National Contexts". Mahwah, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.
- Nieto, S., & Bode, P. (2012). "Affirming Diversity: The Sociopolitical Context of Multicultural Education". Boston: Pearson.
- Gudykunst, W. B. (2005). "Theorizing About Intercultural Communication". Thousand Oaks, CA: Sage Publications.
- Agar, M. H. (1996). "The Professional Stranger: An Informal Introduction to Ethnography". San Diego, CA: Academic Press.
- Ervin, A. M. (2005). "Applied Anthropology: Tools and Perspectives for Contemporary Practice". Boston: Pearson.
- Fetterman, D. M. (2010). "Ethnography: Step by Step". Thousand Oaks, CA: Sage Publications.
- Hymes, D. (1974). "Foundations in Sociolinguistics: An Ethnographic Approach". Philadelphia: University of Pennsylvania Press.
- Spradlin, M. K., & Parsons, R. J. (2008). "Diversity Matters: Understanding Diversity in Schools". Belmont, CA: Thomson Wadsworth.
Integrazione dei rifugiati ed antropologa applicata
L'antropologia applicata gioca un ruolo significativo nell'integrazione dei rifugiati, poiché si concentra sulle questioni sociali, culturali, economiche e politiche che influenzano le esperienze dei rifugiati e le loro interazioni con le comunità di accoglienza. Gli antropologi applicati utilizzano i loro studi sulle differenze culturali, le identità e le dinamiche sociali per sviluppare approcci inclusivi e sensibili alle esigenze specifiche dei rifugiati. Ecco alcuni riferimenti in letteratura sull'argomento:
- Fiddian-Qasmiyeh, E., Loescher, G., Long, K., & Sigona, N. (2014). "The Oxford Handbook of Refugee and Forced Migration Studies". Oxford: Oxford University Press.
- Horst, C., & Grabska, K. (2015). "Flight and Exile: Uncertainty in the Context of Conflict-induced Displacement". Social Analysis, 59(1), 1-18.
- Hynie, M. (2018). "The Social Determinants of Refugee Mental Health in the Post-Migration Context: A Critical Review". The Canadian Journal of Psychiatry, 63(5), 297-303.
- Phillimore, J. (2011). "Approaches to Health Provision in the Age of Super-diversity: Accessing the NHS in Britain’s Most Diverse City". Critical Social Policy, 31(1), 5-29.
- Watters, C. (2001). "Emerging Paradigms in the Mental Health Care of Refugees". Social Science & Medicine, 52(11), 1709-1718.
- Zetter, R. (2007). "More Labels, Fewer Refugees: Remaking the Refugee Label in an Era of Globalization". Journal of Refugee Studies, 20(2), 172-192.
Antropologia applicata e pandemia
In generale, le pandemie possono portare a una serie di comportamenti e credenze tra le persone.
Questi possono variare notevolmente a seconda del contesto culturale, sociale e politico. Comprendere questi fenomeni è fondamentale per sviluppare strategie efficaci di comunicazione, intervento e supporto durante le pandemie. L'antropologia, in particolare l'antropologia medica, può fornire preziose informazioni per comprendere e affrontare questi aspetti.
Ecco alcuni comportamenti e credenze comuni che emergono durante le pandemie:
Questi possono variare notevolmente a seconda del contesto culturale, sociale e politico. Comprendere questi fenomeni è fondamentale per sviluppare strategie efficaci di comunicazione, intervento e supporto durante le pandemie. L'antropologia, in particolare l'antropologia medica, può fornire preziose informazioni per comprendere e affrontare questi aspetti.
Ecco alcuni comportamenti e credenze comuni che emergono durante le pandemie:
- Paura e ansia: le pandemie creano un senso di incertezza e paura, che può portare a comportamenti d'ansia e a un maggiore stress. Questa paura può essere alimentata dai media, dalle informazioni errate e dalla mancanza di conoscenze sulla malattia.
- Teorie del complotto: durante le pandemie, è comune assistere alla diffusione di teorie del complotto che cercano di spiegare l'origine e la diffusione del virus. Queste teorie possono portare a dubbi e sfiducia nelle autorità sanitarie e nel governo.
- Discriminazione e stigma: le persone che sono percepite come collegate al virus, sia per motivi etnici, geografici o per essere state infettate, possono essere discriminate o stigmatizzate. Questo può portare a isolamento sociale e a un rifiuto di cercare aiuto medico.
- Adozione di misure di prevenzione: le pandemie spingono le persone ad adottare misure di prevenzione come lavarsi le mani, indossare mascherine e praticare il distanziamento sociale. Questi comportamenti possono diventare più o meno rigorosi a seconda delle informazioni ricevute e delle percezioni personali del rischio.
- Ricerca di informazioni: durante le pandemie, le persone cercano attivamente informazioni sulla malattia, sui sintomi, sulle misure di prevenzione e sui trattamenti. Questo può portare a un aumento del consumo di notizie e alla diffusione di informazioni errate o fuorvianti.
- Solidarietà e collaborazione: nonostante le sfide, le pandemie possono anche portare a un senso di solidarietà e collaborazione tra le persone. Questo può manifestarsi attraverso la condivisione di risorse, il supporto reciproco e la partecipazione a iniziative comunitarie per far fronte alla crisi.
- Comportamenti e credenze legati alla pandemia: gli antropologi applicati hanno studiato le credenze, le percezioni e i comportamenti delle persone riguardo al virus e alle misure di prevenzione. Questa conoscenza ha aiutato a sviluppare strategie di comunicazione e interventi più efficaci per promuovere comportamenti preventivi, come il distanziamento sociale, l'uso di mascherine e l'igiene delle mani.
- Risposte culturalmente appropriate: gli antropologi hanno contribuito a identificare le barriere culturali e sociali all'adozione di misure di prevenzione e controllo del COVID-19 e a elaborare risposte adeguate. Ad esempio, hanno fornito informazioni sulle pratiche funerarie in diverse culture e su come queste potrebbero influenzare la diffusione del virus, permettendo di adattare le linee guida per un funerale sicuro e culturalmente sensibile.
- Impatto delle misure di contenimento: gli antropologi applicati hanno esaminato l'impatto delle misure di contenimento, come i lockdown e la chiusura di scuole e luoghi di lavoro, sulle comunità e sui gruppi vulnerabili. Hanno identificato le disuguaglianze e le difficoltà affrontate da queste popolazioni e fornito raccomandazioni per mitigare gli effetti negativi delle misure adottate.
- Vaccinazione e accettazione: gli antropologi hanno studiato le barriere all'accettazione dei vaccini e le strategie per migliorare la copertura vaccinale. Hanno esplorato le credenze e i comportamenti legati alla vaccinazione, nonché i fattori di fiducia nelle istituzioni e nelle fonti di informazione. Queste informazioni sono state utilizzate per sviluppare strategie di comunicazione e interventi mirati per aumentare la fiducia e l'accettazione dei vaccini.
- Coinvolgimento delle comunità: gli antropologi applicati hanno promosso il coinvolgimento attivo delle comunità nella pianificazione e nell'attuazione delle misure di prevenzione e controllo del COVID-19. Hanno facilitato la partecipazione delle comunità alla definizione delle priorità e alla valutazione degli interventi, contribuendo a garantire che le risposte alla pandemia siano adeguate alle esigenze e alle realtà locali.
- COVID-19 in Africa occidentale: durante l'epidemia di Ebola in Africa occidentale (2014-2016), gli antropologi hanno lavorato a stretto contatto con le comunità locali e le autorità sanitarie per comprendere le pratiche funerarie locali e sviluppare protocolli sicuri per la gestione dei cadaveri. Questa esperienza ha poi informato la risposta alla pandemia di COVID-19 nella regione, aiutando a garantire che le misure di contenimento e prevenzione fossero rispettose delle norme e delle tradizioni locali.
- Misurazione dell'impatto delle misure di contenimento in Brasile: in Brasile, gli antropologi hanno condotto ricerche sulle comunità indigene e sui gruppi vulnerabili per valutare l'impatto delle misure di contenimento del COVID-19, come il lockdown e la chiusura di scuole e luoghi di lavoro. Hanno identificato le sfide affrontate da queste popolazioni, come la perdita di reddito e l'aumento della violenza domestica, e hanno fornito raccomandazioni per mitigare gli effetti negativi delle misure adottate.
- Campagna di vaccinazione in India: gli antropologi hanno lavorato con le autorità sanitarie indiane per identificare le barriere all'accettazione dei vaccini COVID-19 e sviluppare strategie per migliorare la copertura vaccinale. Hanno esplorato le credenze e i comportamenti legati alla vaccinazione nelle diverse comunità e hanno fornito raccomandazioni su come superare l'esitazione vaccinale e aumentare la fiducia nelle campagne di vaccinazione.
- Comunicazione sulla pandemia in Nuova Zelanda: in Nuova Zelanda, gli antropologi hanno collaborato con il governo e le comunità Māori per sviluppare strategie di comunicazione culturalmente appropriate sulla pandemia di COVID-19 e le misure di prevenzione. Hanno contribuito a creare messaggi e materiali informativi che rispecchiassero le preoccupazioni e le esigenze delle comunità Māori e che fossero coerenti con le loro tradizioni e valori culturali.
- Hahn, R. A., & Inhorn, M. C. (Eds.). (2009). Anthropology and Public Health: Bridging Differences in Culture and Society. Oxford University Press. Questo libro fornisce una panoramica dell'interazione tra antropologia e salute pubblica, con casi di studio che riguardano diverse tematiche e contesti culturali. Benché non specificamente focalizzato sul COVID-19, offre un quadro di riferimento per comprendere il ruolo dell'antropologia applicata nelle risposte alle pandemie.
- Nichter, M. (2020). The role of social science in successfully confronting the COVID-19 pandemic: The vital contribution of anthropology. Global Public Health, 15(10), 1413-1424. Questo articolo discute il contributo dell'antropologia alla risposta alla pandemia di COVID-19 e fornisce una panoramica di come gli antropologi stiano collaborando con le autorità sanitarie, le organizzazioni internazionali e le comunità locali per affrontare le sfide poste dalla pandemia.
- Abramowitz, S. A., McLean, K. E., McKune, S. L., Bardosh, K. L., Fallah, M., Monger, J., ... & Omidian, P. A. (2015). Community-centered responses to Ebola in urban Liberia: the view from below. PLoS Neglected Tropical Diseases, 9(4), e0003706. Questo studio si concentra sulla risposta comunitaria all'epidemia di Ebola in Liberia e sul ruolo degli antropologi nel comprendere e affrontare le sfide legate alla prevenzione e al controllo delle malattie infettive. Sebbene focalizzato sull'Ebola, offre spunti importanti per comprendere l'importanza dell'antropologia applicata nel contesto delle pandemie.
- Taylor, S. (2020). The Psychology of Pandemics: Preparing for the Next Global Outbreak of Infectious Disease. Cambridge Scholars Publishing. Questo libro esamina la psicologia delle pandemie, analizzando le risposte comportamentali e sociali alle malattie infettive emergenti. Include discussioni sul ruolo dell'antropologia e di altre discipline sociali nel comprendere e affrontare le sfide poste dalle pandemie, come il COVID-19.
- Banerjee, D., & Nair, S. (2020). Making sense of the COVID-19 pandemic: an anthropological gaze. Anthropological Notebooks, 26(2), 5-16. Questo articolo esplora come l'antropologia può contribuire a comprendere e affrontare la pandemia di COVID-19, analizzando le dimensioni sociali, culturali e politiche della crisi.
- Lynteris, C., & Evans, N. G. (2020). The anthropology of epidemics. Annual Review of Anthropology, 49, 57-73. Questa revisione annuale presenta una panoramica delle ricerche antropologiche sulle epidemie e offre una base teorica e metodologica per comprendere la pandemia di COVID-19.
- Giles-Vernick, T., Craddock, S., & Gunn, J. (2020). Influenza and Public Health: Learning from Past Pandemics. Routledge. Questo libro esamina le pandemie passate, tra cui l'influenza spagnola e la pandemia H1N1 del 2009, per trarre lezioni su come affrontare efficacemente le pandemie future come il COVID-19. Include contributi di antropologi, storici e altri esperti di scienze sociali.
- Horton, R. (2020). Offline: COVID-19 is not a pandemic. The Lancet, 396(10255), 874. Questo articolo discute il ruolo delle scienze sociali, compresa l'antropologia, nel comprendere e affrontare la pandemia di COVID-19 e sottolinea l'importanza di una prospettiva interdisciplinare.
- Kleinman, A., & Watson, J. L. (Eds.). (2006). SARS in China: Prelude to pandemic?. Stanford University Press. Questo libro analizza la pandemia di SARS del 2003 in Cina e fornisce una panoramica delle ricerche antropologiche sulle malattie infettive emergenti. Sebbene focalizzato sulla SARS, offre spunti importanti per comprendere il ruolo dell'antropologia applicata nel contesto delle pandemie, come il COVID-19.
- Lakoff, A. (2017). Unprepared: Global Health in a Time of Emergency. University of California Press. Questo libro esamina come le organizzazioni internazionali e i governi nazionali si preparano e rispondono alle emergenze sanitarie globali, tra cui le pandemie. Discute l'importanza dell'antropologia e delle altre scienze sociali per comprendere e affrontare le crisi sanitarie globali come il COVID-19.